Google da parte sua non ha né confermato né smentito l'indiscrezione. Se i requisiti minimi fossero quelli realmente richiesti dal sistema operativo nella versione Honeycomb si aprire una problematica non indifferente per i tablet commercializzati fino ad oggi, in particolare il più diffuso Android, ovvero il Samsung Galaxy Tab.
In questo modo tutti i tablet ora in circolazione sarebbero tagliati fuori dalla possibilità di aggiornamento a questa versione ottimizzata per questo genere di dispositivi. Dalla 3.0 infatti le strade di Android si separeranno e saranno previste due specifiche versioni, una dedicata agli smartphone e una appunto ai tablet.
Solo i nuovi dispositivi che verranno presentati nei prossimi giorni ai CES di Las Vegas (Motorola, Toshiba, LG, Acer) risponderebbero quindi alle specifiche richieste.
A nostro parere sarebbe una scelta molto discutibile da parte di Google, che lascerebbe milioni di utenti a secco delle novità approtate da Honeycomb e probabilmente da futuri sviluppi. Attendiamo risposte da parte degli sviluppatori di Android, esattamente come accadde per Gingerbread.
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