Ed è proprio quest'ultimo che ha positivamente sorpreso gli addetti ai lavori e gli appassionati del genere. I primi approcci e minuti di hands-on hanno regalato subito un'esperienza di qualità e fluidità del sistema che non ha avuto eguali finora con le varie versioni di Symbian.
Tanto da far sperare qualcuno che se l'entuasiasmo del debutto si trasformasse in successo sul mercato magari potrebbe far ritornare sui suoi passi Stephen Elop e il suo staff. Ma è proprio lo stesso CEO di Nokia a calmare gli animi, ribadendo, se ancora ce ne fosse bisogno, che Nokia N9 rimarrà il primo e unico device con Meego messo in commercio dalla casa finlandese.
Una dichiarazione che fa capire, a nostro modo di vedere, quanto clamore "positivo" abbia suscitato in soli due giorni questo smartphone, tanto da far temere Elop e gli "amici" Microsoft uno scenario completamente ribaltato nel corso dei prossimi mesi, con il rischio per il primo di perdere il posto e per i secondi di perdere l'occasione per una scalata nel mondo della telefonia mobile.
Con il beneficio del dubbio di non aver ancora saggiato direttamente le qualità del Nokia N9 e del suo MeeGo, siamo increduli nel pensare che a gennaio Stephen Elop, che sicuramente aveva sotto agli occhi quello che vediamo noi oggi, abbia in maniera netta tagliato fuori dai giochi questo OS che gli avrebbe permesso il salto di qualità e "la possibilità di potersi distinguere" (citazione Elop).
Ma la spiegazione la si potrà trovare solo nei numeri...
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